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La pioggia, il fango e si arriva ad Estella in Navarra

di nuovo pioggia e torrenziale! Dopo due ore, su di un sentiero che deviava, di terra rossa fangosa,  sono scivolata come sul sapone. Mi sono tenuta con l'avambraccio destro e ho picchiato su di una grossa pietra nascosta dal fango. Una botta tremenda al braccio e alla spalla destra. Sono riuscita a camminare ancora per 2 ore, fradicia, sporca di fango e soprattutto  con un forte, lancinante dolore alla spalla. Poi mi sono arresa, non potevo più proseguire così. La spalla faceva troppo male per camminare per altri 8 km. Mi sono fermata nel bar di un paesino e dovo aver preso un analgesico, ho chiesto un taxi per Estella. In questa bella e antica città medievale ho trovato Miguel e Rosa. In un negozietto   alternativo , figurava la scritta «massaggi » . Senza indugiare sono entrata e ora, dopo il trattamento, sto molto meglio, sebbene il dolore persistesse.

La mattina lasciando Estella abbiamo incontrato un « caminante » col suo mulo che ritornava da Santiago. Questo genere di pellegrini suscita in me ammirazione. Bisogna rispettare la natura del mulo, il suo ritmo, lasciargli il tempo per brucare, la dimesione del camminare é diversa.