Ho avuto la fortuna di nascere a Locarno, tra alte e nobili montagne e il lago dal blu intenso, e crescere tra le mura di un albergo che dava sul Castello Visconteo.
Gli studi e altri eventi della vita mi hanno portata lontano per un po’di anni, poi sono tornata sulle rive del Verbano. Qui ho cresciuto le due figlie ed ora mi godo 5 splendidi nipotini. Mi sono dedicata al lavoro con adolescenti, come animatrice socioculturale in un centro di aggregazione giovanile, come consulente per giovanissime ragazze alla pari e come mediatrice familiare, raggiungendo poi l’età della pensione. Non ho però lasciato da parte ciò in cui credo, con il progetto Genitorinsieme conduco ancora gruppi di papà e mamme e sono attiva quale membro di comitato in diverse associazioni. Co-fondatrice dell’associazione di quartiere Locarno Campagna, presidente di Un Mondo di Colori, membro si comitato di Giovanimazione, e dell’associazione mantello svizzera dell’animazione socioculturale dell’infanzia e della gioventù DOJ/AFAJ. Ho viaggiato e vissuto in altre nazioni con culture diverse di cui ho apprezzato la ricchezza delle tradizioni, della cultura. Sin da giovane mi sono imbattuta nella miseria, ingiustizia, mancanza di rispetto per l’altro e per l’ambiente. Ciò mi ha portato a partecipare ad azioni in difesa dei Diritti umani, dei più fragili, della protezione e salvaguardia del nostro ecosistema. Col motto “pensa globale e agisci locale” nel 2007, animata dal movimento ambientalista, assieme a Pierluigi Zanchi abbiamo fondato la sezione dei Verdi del Locarnese. Nel 2012 sono entrata a far parte del Consiglio comunale di Locarno della Commissione della Legislazione.
Penso che tutti noi Locarnesi, abbiamo bisogno di una città in cui vi sentiamo bene, ci sentiamo accolti e integrati, in cui possa svilupparsi il sentimento di tolleranza e solidarietà, in cui nessuno si senta escluso. Locarno, una città che offra una buona qualità di vita, senza barriere architettoniche, ricreando spazi pubblici accoglienti e adatti a tutte le età, per incontrarsi, per socializzare.qualità dello spazio urbano determina la qualità della vita, della sicurezza e della salute dei suoi cittadini. Una pianificazione coordinata e sostenibile che prenda in considerazione tutto il territorio e non solo di singoli appezzamenti, dovrebbe essere la prassi.
Il modo di vivere e le abitudini cambiano velocemente, i nuovi genitori lavorano entrambi e quindi bisogna che le istituzioni si adeguino agevolando la gestione dei figli ad esempio adattando gli orari di entrata e uscita dagli istituti scolastici. Oppure sostenendo i centri extrascolastici, finora ce n’è solo uno. Gli anziani che hanno accumulato esperienza dovrebbero essere più valorizzati, sono le risorse preziose della società, così come gli stranieri che integrandosi ci regalano comunque parte della loro cultura e sapere.