la bellezza della maestosa cattedrale gotica colpiscono mente e occhi.
Qui ha vissuto ed é sepolto l’eroico « El Cid »
Dopo giorni passati in villaggi e piccole cittadine, Burgos appare troppo grande e confusa. Qua e là incontro pellegrini “amici” con cui si é condiviso un tratto del Cammino, unpasto,lacamerata.Quasi
fossero vecchi amici, é una gioia ritrovarli.
Jean-Marc, il mio compagno di cammino, a causa dei suoi forti dolori alla gamba, non cammina più da Viana. Io proseguo da sola, ma la spalla e il braccio continuano a dolermi, Jean-Marc mi segue
in autobus. Alloggiamo all’Hotel Norte y Londres. A due passi scopro che vi é lo studio di osteopatia Utreya. Sara mi accoglie nel tardo pomeriggio. Dopo il trattamento va meglio.
Burgos con le sue piazze é davvero incantevole. All’albergue municipal la statua del pellegrino che si toglie le scarpe per massaggiarsi i piedi. In faccia all’albergueèstataapertaunanuovalavanderia,
luogo sempre affollato, ma che ben si addice per socializzare. Incontriamo un bretone che 13 anni fa aveva percorso lo stesso Camino francés con sua moglie. Ciraccontachenoneracosìaffollato. Ora,
rimasto vedovo lo rifà. Ci mostra la sua credenziale, ottenuta dal suo vescovo e ci tiene a sottolineare che la sua é una « créanciale » e non una « crédentiale».Infattila «Créanciale » é una sorta
di lettera di raccomandazione della chiesa, sull’identità del pellegrino e facilitarne l’accoglienza. Ai tempi era considerato un lasciapassare per leautorità civili, militari e ecclesiastiche.