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Trelew, Punta Tombo, Peninsula Valdés

Inizia l'avventura vera e propria., si parte per la Patagonia, a Trelew nella provincia di Chubut. Avevo contattato un'amica cresciuta a Córdoba e trasferitasi poi con la famiglia a Puerto Madryn,  anche lei è guida turistica, di mettermi in contatto con un'agenzia che potesse venirci a prendere all'aereoporto di Trelew, accompagnarci nella stessa giornata a Punta Tombo (ca 110 km da Trelew) dove nella riserva naturale c'é la più grande  colonia continentale di pinguini Magellano e poi portarci all'hotel a Puerto Madryn, distante circa km 195.

E' filato quasi tutto liscio, la valigia di Tashi è stata maltrattata, una rotella é stata rotta e trascinarla non era facile. 

Chauffeur a nostra disposizione, ci ha fatto anche da guida, spiegando e rispondendo alle nostre domande. osì ho scoperto che a  250 km da Trelew un contadino di nome Aurelio Hernandez, nel 2013 ha trovato uno strano  osso, risultato poi del dinosauro più grande mai esistito sulla terra. Il Patagotitan mayorum, vissuto circa 102 milioni di anni fa in Patagonia e batezzato Titano Patagonico. Lo scheletro è stato poi ricostruito nel Museo Egidio Feruglio di Trelew. Vale la pena visitare questo piccolo ma interessante museo.

Punta Tombo

La Peninsula Valdés nel 1999 é stata dichiarata dall’UNESCO Patrimonio dell’umanità e in seguito diventa una zona protetta.

Arrivati a Punta Piramides dove dall’alto si vedono i leoni Marini sulle spiagge e la scogliera che giocano con le onde.

 Soffiava un vento forte e freddo anche se era estate. Qui nei mesi settembre, ottobre e novembre si possono vedere le balene.

In un piccolo bar gestito da giovani abbiamo bevuto uno squisito  caffè all'italiana e siamo ripartiti per la Caleta Valdés. 

Da Puerto Madryn si percorrono circa km 100 di asfalto e 20 km di strata sterrata per arrivare all’entrata del parco. Se si è  fortunati  e la guida ha buoni occhi, come è successo a noi, si possono incontrare specie animali della steppa patagonica. La lepre Mara, il Guanaco, la Martineta, « el Peludo» ( armadillo), il Choique ( piccolo struzzo) che si mimetizza con il paesaggio, l’Avvoltoio dal collo rosso, l'elegante Lechusa, ecc. 

La lechusa vizcachera e sotto ben nascosto c'era il suo piccolo. La lechusa vizcachera, ovvero la civetta delle tane, ha l'abitudine di nidificare all'interno di tane e cunicoli scavati da altri animali, come il cane della prateria, la vizcacha, da cui prende il nome.

Eccoci alla Caleta Valdés, dove vivono leoni marini, pinguini di Magellano , delfini e  le temibili orche.  Non credevamo proprio di riuscire a vederle, ma ecco che da lontano la loro pinna nera ha iniziato a correre in lungo e in largo. 

la fortuna di poter vedere le orche in libertà. Nuotavano su e giù, sparivano sott'acqua e poi rieccole, sembrava quasi studiassero la situazione, che strategia adottare, mentre i leoni marini, tranquilli e senza il minimo sospetto, seguitavano a rilassarsi sulla spiaggia. Poi c'é stato l'attacco. E' bastato un attimo e la preda non ha avuto scampo.